#Librinfestival premiazione finale: la parola alle organizzatrici

#Librinfestival premiazione

“Rimanemmo così, sulla sommità di quel capo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l’uno all’altra, perché quello era l’unico modo per non essere spazzati via nella notte.”

Non lasciarmi Kazuo Ishiguro

Ma lei proseguì dicendo che su questa terra era calata la maledizione di una nebbia, la nebbia dell’oblio, e questa è una realtà di cui spesso abbiamo discusso tra noi. E infine mi domandò: «Come farete tu e il tuo sposo a provare il vostro amore quando non ricordate il vostro passato insieme?»

Il gigante sepolto Kazuo Ishiguro

La serata della premiazione della Seconda edizione di #Librinfestival, il festival che premia i mestieri del libro, si apre con due citazioni del recentissimo premio Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro attraverso la voce di Selene Gagliardi e Giusi Radicchio.

Selene riconduce le parole dello scrittore – per quanto metaforicamente – allo spirito che ha animato le prime due edizioni di #Librinfestival, laddove Ishiguro, nel suo romanzo Non lasciarmi, ci parla di amore, di unione e di sfida al tempo che passa.

Giusi lega l’oblio e il ricordo, temi del romanzo di Ishiguro Il gigante sepolto, al percorso di questa seconda edizione di #Librinfestival, un percorso sul filo della memoria, iniziato con il primo libro in concorso e proseguito sulle tracce di una memoria personale, storica, sociale, che si è fatta paesaggistica e familiare, ma che diventa anche letteraria quando si mette sulle tracce di Tabucchi o scruta dietro l’arazzo della prima traduzione inglese del Don Chisciotte. La memoria non può fare a meno di essere tragica e disturbante quando tocca temi come la Shoah, le stragi o i delitti di mafia.

Spetta a Silvia Di Tosti un breve riepilogo dei passi fatti in questo secondo anno di vita di #Librinfestival, primo fra tutti la costituzione in Associazione culturale che consentirà alla manifestazione ulteriori opportunità e una valenza istituzionale. Silvia inoltre ricorda come l’edizione di quest’anno non può prescindere dalle esperienze fatte al di fuori dalla maratona dove le migliori occasioni sono Fiere, Saloni, Festival dedicati all’editoria.

Avevamo iniziato lo scorso anno con PLPL a Roma, in missione con una rappresentanza della giuria. Quest’anno le tappe importanti sono state Pisa Book Fest e il Salone internazionale del Libro di Torino. Sentirsi riconosciute come una realtà che si occupa di promozione alla lettura in ambiti così internazionali è una bella emozione e hai veramente la dimensione dell’importanza del progetto che stai costruendo. L’esperienza del Salone poi ci ha visto protagoniste insieme ad altre realtà nazionali in questo Superfestival, nato dalla mente di Nicola Lagioia  e dei suoi collaboratori che ha radunato molti tra i festival nazionali “che producono cultura” contribuendo al cambiamento partendo dal basso, dai territori, dai lettori. È come se fossimo andati tutti insieme a questi raduni, io come rappresentante di un intero territorio, vivendo un’esperienza entusiasmante e di grande responsabilità. Invito voi tutti a continuare a seguirci in questa avventura, a venire alle presentazioni a leggere i libri che proporremo, a respirare quest’aria che odora di bello e di carta.

E di carta, in questa seconda edizione #Librinfestival, sono le sculture opera dell’artista Roberta Landi con cui sono stati premiati i vincitori, oltre all’ Olio Vitali Sabina Dop offerto da Mariangela Vitali  che ha creduto nel nostro progetto già al suo nascere e continua ad accompagnarci in questa avventura!

La Biblioteca Comunale di Monterotondo “P. Angelani” ha ospitato #Librinfestival

Giusi Radicchio (Fine prima parte)

Foto Antonella Grottoli

 

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