#Librinfestival in una Nuvola di libri

#Librinfestival, Più libri più liberi, Nuvola Fuksas,

Come ormai è consuetudine, anche quest’anno la fiera della piccola e media editoria romana #piulibri17 ci vede testimonial di #LIBRINFESTIVAL, il festival che premia i mestieri del libro.

Iniziamo la missione preparate presenti entusiaste cariche e  con una piccola soddisfazione non sempre a portata di mano: evitare la fila (anche se poi ne faremo comunque altre all’interno della nuvola!)

Passo ora la parola a Silvia di Tosti e alla sua cronaca, sull’onda delle conclusioni finali di un’esperienza gratificante che vedrà maturare i suoi frutti sull’albero della maratona letteraria #Librinfestival!

10 dicembre, domenica notte

Visto che non si dorme scrivo anche io qualcosa sul post-nuvola, che mi sono stufata di leggere solo commenti polemici sull’inefficienza romana. È stata un’esperienza fantastica. Abbiamo vissuto due giorni pieni, venerdì e domenica, i giorni festivi con maggior affluenza, e molte sono le testimonianze. In effetti ci siamo risparmiate la fila perché accreditate e una volta dentro la voglia di fare tutte le cose che ci eravamo prefissate, ha superato quel momento di spaesamento che ti coglie in un luogo nuovo e così grande.

Per familiarizzare abbiamo deciso di andare a salutare gli amici editori #Librinfestival dove, come sempre, abbiamo trovato calore e sorrisi, oltre a un bel celato “oddio eccole”.

Tanti gli incontri amicali, Marilena Votta, Marco Roncaccia, Franco Mieli, Alessio Fabrizi, Emanuele Trovò Lucia Garaio, Antonella Pancaldi Chiara Calò Giulia Cavallini Vera Sparatore Pecoraro Paolo Di Reda Laura Arduini, Fabio Mundadori Chiara de Magistris, Giorgio Di Vita, Patrizia Talamonti Benedetto Valente, Laura Di Tosti…sì c’era 😉 (staggatevi se credete).

Abbiamo selezionato una serie di presentazioni e incontri, interessanti, blasonati e meno, da Baricco a Valzania, passando per il commuovente e intenso omaggio a Severino Cesari. Volevo sottolinearne un paio: Ofelia in the dog days, su i disturbi alimentari da Shakespeare alla vita reale di E. Tirelli, Navarra Editore e il dialogo sulle varie sfumature della distopia, una competente tavola rotonda sul genere letterario del momento, che ha visto peraltro Safarà Editore e Stefano Tevini, protagonisti a Monterotondo, sabato 9 dicembre, della presentazione #Librinfestival di Storia di cento occhi.

Stefano Tevini, Safarà Editore, Vanni Santoni

Diversi tentativi falliti, ahi noi, per il pienone, ma inevitabili, vista la numerosa affluenza, forse inattesa di alcuni eventi. Abbiamo avuto anche il nostro piccolo momento di gloria allo stand degli amici di Exòrma Edizioni per l’iniziativa #nonsonoyogourt, scambio promozionale tra blogger e titoli dell’editore, con video intervista e twitteraggio compulsivo. Scelti da noi  Se Roma è fatta a scale di Alessandro Mauro, #Librinfestival seconda edizione e La strage dei congiuntivi di Massimo Roscia, tema caro alla maestra Giusi Radicchio Giusi Mestierelibro.

  Totale riserbo su le immancabili #missionipossibili delle intraprendenti signore dei libri, un po’ di scaramanzia non guasta, diciamo solo FATTO! E poi i libri tanti, sfogliati, osservati e soprattutto acquistati, mai come in questa occasione per una fiera, oltre ad un buon numero di titoli di cui ci hanno fatto omaggio gli editori come proposte da selezionare per le prox edizioni #Librinfestival.

Che dire, ci siamo divertite, sentite accolte e benvolute e ci piace pensare di aver stretto delle amicizie sincere, non solo professionali o interessate. Ci è sembrato veramente di stare in una #nuvola, sospese in mondo surreale, ma che non ha mai perso neanche per un momento il contatto con la realtà, come solo la letteratura sa fare. Un luogo speciale “quasi” perfetto.


Pioggia, vento, stanchezza, pipì, fame, caldo, freddo, parcheggio. Ma chi se ne frega, ognuno è tornato a casa con qualcosa in più, nel portafoglio o nel cuore (scrittori cari, perdonatemi la retorica). Solo una cosa, un attaccapanni nel bagno, quello sì, è fondamentale, lo aspettiamo fiduciose. Alla prossima.

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