#Librinfestival Un libro al giorno terza proposta

Terzo appuntamento con i mestieri del libro, dell’edizione 2017-2018 di #Librinfestival. Ricordiamo che i premi saranno consegnati ufficialmente sabato 6 ottobre 2018, ore 17.30 presso la Casa della Pace di Monterotondo. La manifestazione chiuderà così la terza edizione e lancerà la quarta.

La terza proposta #Librinfestival  ha visto protagonista:

Il peso minimo della bellezza, Azzurra De Paola, Liberaria Editrice

IL PESO MINIMO DELLA BELLEZZA

di Azzurra De Paola

LiberAria Editrice

24 novembre 2017 presso Sala14, Monterotondo

Hanno dialogato con l’autrice Marilena Votta e Silvia Di Tosti

Letture a cura di Andrea Vasone

 

Quando parliamo di storie narrate mi piace dire che non conta la storia narrata quanto quello che ha trasmesso quella storia e che rimane per sempre nel cuore e nella mente di chi l’ha letta e ne è diventato partecipe. Quello che mi è rimasto di questa storia è la capacità narrativa di una giovane esordiente e lo struggimento di un amore fra due esseri umani, madre e figlio, fisicamente divisi ma emotivamente indissolubili.

Azzurra De Paola è, si vede, scrittrice tormentata, ma promettente. La sua scrittura risulta disturbante, ma scorrevole e profonda allo stesso tempo. Inquieta, ma che fa riflettere, sceglie il tema forte della relazione madre/figlio, complicata, conflittuale, eterno dilemma edipico, senza rischiare il deja vu, una posizione originale anche se “scabrosa”.

LiberAria Editrice ha sede a Bari, ha un buon catalogo e libri di buona fattura. L’editore ha proposto questo esordio che ci ha incuriosito con il titolo, poi abbiamo appprezzato per la copertina e infine ci ha coinvolto durante la lettura.

Pubblicato da Librinfestival associazione culturale su Venerdì 24 novembre 2017

“Sto per voltarmi di scatto quando sento che hai un profumo che non è il tuo profumo. Sai di qualcosa che non è mamma.
Ti abbraccio per annusarti e tu mi stringi, e io ti stringo. E annuso i tuoi capelli che sono come al solito ma sono diversi. Annuso il tuo collo, le tue orecchie, le tue guance. Cerchi di uscire dalla stretta e io stringo ancora più forte. […] Hai la faccia di una persona che si sente colpevole. Ridi nervosamente. […] Hai il tono di voce di chi vorrebbe scusarsi. Scusa se ho sbagliato senza saperlo. Scusa se ti ho ferito senza capire come. Quando entriamo in casa capisco subito. Improvvisamente mi è tutto chiaro. Scappo dalla tua mano e corro in camera mia. Sbatto la porta. […] Questa è la mia punizione. Lasciarti dietro ad una porta chiusa senza risponderti. Lasciarti con la guancia appoggiata e la mano aperta come per toccarmi. Lasciarti in silenzio a pensare. Non riesco ad immaginare niente di più brutto, per te.”

 

Un ringraziamento e una menzione speciale a #OlioVitaliSabinaDop che ci segue e ci sostiene da sempre

 

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