In autunno maturano i laboratori di #Librinvestival
Un autunno ricco di sorprese per Librinfestival associazione culturale
NON SOLO FESTIVAL
#Librinfestival si appresta ad avviare una serie di laboratori e workshop nella sua sede di via V. Federici 5, a Monterotondo
📌 Il corpo della parola: Laboratorio di scrittura creativa, con una docente d’eccezione, la scrittrice Simona Baldelli.
📌 I mestieri del libro: Incontri a tema a cura di Librinfestival Mestierelibro per svelare vecchi e nuovi segreti del processo editoriale. Si alterneranno 5 incontri dedicati ai cinque mestieri premiati al festival e 6 incontri dedicati ai 12 libri in concorso.
📌 Libri e sessualità: da gennaio, workshop curato da Francesca D’Onofrio psicologa, sex counselor e scrittrice.
📌 Lettura ad alta voce: laboratorio curato dall’attrice Gloria Rosati presso Arteincircolo.
Si parte con
IL CORPO DELLA PAROLA
Linee guida per un laboratorio di scrittura a tre dimensioni
Chi scrive crea mondi, tanto più vividi e memorabili quanto più si sporgono dalle pagine.
Che cosa rende indimenticabile, vivo, un libro? I personaggi, certamente, una storia convincente, una buona scrittura e un linguaggio non banale. Ma c’è qualcosa che lega tutto questo e che potremmo tradurre con l’atmosfera, le cui sfumature creano e ci mostrano quel mondo di cui parlavamo in apertura. Mondo, sottolineiamolo, che non esisterebbe senza l’autore.
Un complesso miscuglio di suoni, azioni, ambientazioni, odori e dialoghi; la cui credibilità, va filtrata attraverso i nostri occhi, orecchie, mani, lingua. Il corpo, insomma.
È certo che uno scrittore trova la propria voce quando è in grado di recuperare il linguaggio dell’infanzia. Che non significa esprimersi in maniera infantile, ma trovare quei codici linguistici che ci attorniavano mentre crescevamo, scoprivamo gli oggetti, i sentimenti, e imparavamo a dargli un nome. Un lessico famigliare, appunto. Parole che si disvelano associate a una sensazione, imparate grazie ai sensi, il cifrario di emozioni e sensazioni.
Il fulcro del laboratorio che andiamo a proporre è tutto qui: il recupero dello stupore, dell’incanto, la combinazione di corpo e voce. La creazione di quel che, senza di noi, non esisterebbe.
Mentre agli autori viene richiesta versatilità di scrittura, televisione e cinema guardano sempre più spesso alla narrativa e cresce la richiesta di storie che possano essere raccontate ad alta voce e nascono piattaforme per audio-serie originali italiane, Il corpo della parola si ripropone di restituire tridimensionalità e azione alla parola scritta e, all’occorrenza, le caratteristiche per essere declinata in audio e video.
Il laboratorio sarà suddiviso in due parti, di cinque lezioni ciascuna e con cadenza settimanale.
Nel corso degli appuntamenti, che compongono la prima parte, i partecipanti acquisiranno strumenti per dare materia alle pagine e autenticità ai dialoghi attraverso:
- esercizi di scrittura narrativa singola e collettiva;
- composizione di dialoghi teatrali;
- scrittura “su commissione”;
- improvvisazioni teatrali;
- la particolarità del “linguaggio seriale”;
Al termine della prima parte del laboratorio ciascuno dei partecipanti avrà prodotto un elaborato a sua scelta fra: un racconto, in cui i dialoghi abbiano parte predominante, o una puntata pilota di una possibile audio-serie.
Nella seconda parte, analizzeremo:
- la potenza di un incipit e come catturare subito l’attenzione del lettore;
- il flusso di coscienza; come scegliere il ritmo e le azioni giuste per la nostra storia;
- il punto di vista del romanzo (la prima o la terza persona);
- la documentazione e la ricerca;
- l’ambientazione giusta per la nostra storia;
- la costruzione di un personaggio;
La seconda parte del laboratorio è finalizzata alla scrittura di un racconto, oppure alla stesura di incipit e primo capitolo di un romanzo.
Concluso il laboratorio, per chi volesse, è previsto un percorso personalizzato per la stesura di un’opera che potrà essere:
- una raccolta di racconti
- un romanzo
- una audio-serie
Nel corso della composizione, inoltre, ragioneremo insieme sulle potenzialità di mercato delle opere, e il rapporto con le agenzie letterarie e le Case Editrici.
Costo del corso completo € 250 più € 10 tessera associativa (comprensiva di una quota assicurativa unica, valida per tutto l’anno)
Sarà possibile seguire i due corsi separatamente, la quota quindi sarà dimezzata. La quota associativa è sempre dovuta. Il pagamento sarà suddiviso in due parti, ma sempre all’inizio di entrambi i laboratori.
Il corso verrà attivato con un minimo di 6 iscritti fino ad un massimo di 12.
Per ulteriori informazioni riguardanti i dettagli organizzativi e termini di iscrizione
potete scrivere a 📌silviaditosti@libero.it
SIMONA BALDELLI Dopo il liceo, frequentato a Pesaro, si è trasferita a Bologna per studiare alla Scuola di Teatro. Ha lavorato come attrice in diverse compagnie, occupandosi anche di regia e scrivendo testi teatrali. Ha studiato scrittura scenica e creativa presso l’I.S.A. (Instituto Superior de Arte) all’Avana e la Scuola di Scrittura Creativa Omero di Roma, dove si è trasferita negli anni 1990. Ha scritto racconti compresi in alcune antologie.
Nel 2012 ha partecipato al Premio Italo Calvino arrivando in finale con il romanzo Evelina e le fate, ambientato nella campagna marchigiana durante la seconda guerra mondiale. Pubblicato per Giunti nel 2013, il romanzo è stato vincitore del premio John Fante opera prima ed è stato tradotto in spagnolo con il titolo Evelina y las hadas, pubblicato dalla casa editrice Roca Editorial nel 2015 e distribuito in Spagna e America Latina. Il libro viene scelto come libro del giorno all’interno del programma Farenheit trasmesso sull’emittente Radio3 della RAI condotto da Loredana Lipperini.
Nel 2014 è stato pubblicato Il tempo bambino, che affronta il tema della pedofilia
Nel 2016 è stato pubblicato La vita a rovescio, romanzo ambientato nel XVIII secolo che ha come protagonista un personaggio realmente esistito, quello della romana Caterina Vizzani, la cui storia è raccontata nel saggio monografico di Marzio Barbagli, Storia di Caterina che per ott’anni vestì da uomo, Il Mulino 2014.[5]. Il romanzo ha concorso al Premio Comisso 2016.
L’ultimo spartito di Rossini, Piemme 2018, è il suo ultimo libro, omaggio a uno degli uomini più grandi della storia della musica.