Troppo presto per andare altrove

Venerdì 11 gennaio 2019 alle ore 18,30, #Librinfestival 4°edizione presenta il quinto libro in concorso “Troppo presto per andare altrove” di Elisabetta Pasca Fuorilinea Editore. L’appuntamento d’inizio anno si terrà presso lo spazio condiviso di Semidarte – Laboratori espressivi

Dialoga con l’autrice Antonella Pancaldi, letture a cura di Antonella Becci Greco, interviene l’editore Franco Esposito.

A seguire un piccolo buffet per degustare l’olio dell’ultima campagna olearia del nostro sponsor Olio Vitali di Mariangela Vitali. Vi aspettiamo numerosi!

Troppo presto per andare altrove, Elisabetta Pasca, Fuorilinea Edizioni, #Librinfestival,

IL LIBRO

Artemisia Ranni ha solo vent’anni quando scopre che la vita può diventare ancora più complicata di prima se si muore. Un volo dal quinto piano di un palazzo nel centro di Roma, invece di regalarle un presumibile oblio, la scaraventa in un orizzonte persino più frenetico e incasinato di quel consueto quotidiano tran tran assegnato d’ufficio ai viventi. Gli interrogativi e i dubbi, piuttosto che scomparire, si moltiplicano. E se Artemisia non sembra raccapezzarsi per niente in questa nuova inedita condizione di non-viva e non-morta allo stesso tempo, che dire di Elio, il suo cuginetto in piena ribellione adolescenziale, trapassato già da sei anni, ma che brancola nell’Aldilà peggio di lei, la novellina? I due dovranno prendersi per bene le misure e poi incamminarsi, loro malgrado, in un viaggio di scoperta e catarsi, per provare a scovare quelle risposte in grado di aiutarli a “passare oltre”. Nell’Aldiqua, intanto, la perdita di Artemisia scaverà un abisso dentro le persone a lei più vicine: i genitori, il fidanzato Adriano, la migliore amica Marta, il coinquilino furbo di Adriano, Simone, e la sua ragazza, la ninfetta Cassandra. Tutti quanti sono devastati, ognuno a suo modo, da un interrogativo crudele. Perché Artemisia si è suicidata? Bella domanda, non sa spiegarselo bene nemmeno la diretta interessata.

L’AUTRICE

Elisabetta Pasca, Troppo presto per andare altrove, Fuorilinea Editore

Elisabetta Pasca è nata il 06 agosto 1984 a Cocumola – il borgo salentino omaggiato dal poeta Vittorio Bodini in una sua celebre lirica – dal 2003 vive a Roma, dove ha frequentato l’università L.U.M.S.A., specializzandosi in Storia del Teatro e Comunicazione e Produzione Culturale. Oggi lavora come redattrice presso il web magazine “Uomini & Donne della Comunicazione”, per il quale realizza articoli, interviste e reportage. Collabora, fin dai tempi della loro fondazione, con la rivista letteraria “Colla – Una rivista letteraria in crisi” (www.collacolla.org) e con il Live Club romano “L’Asino che Vola” (www.lasinochevola.com). Ha pubblicato, all’interno della raccolta “Saperi di confine”, edita da Bulzoni Editore nel 2010, un saggio dal titolo “Andrea Camilleri e il teatro”, corredato da un’intervista all’Autore. Nel 2009 ha inaugurato il suo blog “Sangue dell’Oca” (https://artemisiagiuge6884.wordpress.com/),“un’officina letteraria in forma di blog”, e segue sempre con attenzione e passione tutti i fenomeni legati all’evoluzione dei linguaggi e della comunicazione. Le piacciono parole come “enjambement” e oggetti come i cucchiai a gambo lungo e gli anelli da mignolo: la aiutano a ricordare che in effetti Frank Capra non aveva tutti i torti, it’s a wonderful life.

L’EDITORE

Il nostro progetto fuorilinea nasce nel marzo del 2009 con l’obiettivo di esplorare mondi lontani attingendo a giacimenti letterari poco noti, di investigare realtà apparentemente “altre” dalla nostra, compiendo là dove necessario una sorta di fuga all’indietro per meglio comprendere, e interpretare, il presente. In breve, vogliamo riscoprire scrittori e tematiche ingiustamente dimenticati o trascurati, ma che invece continuano ad avere un riscontro spesso incisivo nell’attualità. È un viaggio nel quale intendiamo far incontrare civiltà scoprendo il filo rosso che, snodandosi attraverso i portali aperti da questi autori tra mondi e culture diversi, lega il passato al presente, noi agli altri e gli altri a noi. Ed è un viaggio aperto ai contributi e ai suggerimenti dei lettori: se abbiamo scelto di chiamarci fuorilinea è proprio perché non vogliamo restare ingabbiati in schemi troppo rigidi, ma rimanere flessibili e aperti a cogliere ogni suggestione che ci permetta di aprire spiragli su questa “terra incognita” che è il tempo in cui viviamo.

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