Certi ricordi non tornano

La 4°edizione di #Librinfestival si avvicina al traguardo finale con l’Undicesimo libro in concorso: Certi ricordi non tornano di Dario Pontuale, Cartacanta Editore, Monterotondo venerdì 3 maggio 2019 alle ore 18,30.

Una storia narrata con una prosa trasparente e calibrata, scrive Paolo Di Paolo, ma anche una storia narrata come cronaca, senza sbavature, libera da inciampi in facili retoriche, presente ai fatti anche quando:

“Carcasse di indizi confusi ripiombano nel regno delle incertezze, negli angoli della mente che tutto sa e poco rammenta.”

Appuntamento presso Associazione culturale Librinfestival via V. Federici 5, Monterotondo.

Dialoga con l’autore Giusi Radicchio, letture di Silvia Di Tosti     

booktrailer conosciamo il Barrio    

Dario Pontuale, Certi ricordi non tornano, Caratcanta Editore, #Librinfestival,

IL LIBRO

La Fortezza è una fabbrica di liquori ormai in disuso, compressa frail Barrio e il Fiume. Tra i palazzi del quartiere periferico svetta il civico 49, ultimo baluardo di resistenza nei confronti della Panopticon, la società proprietaria dell’impianto che vorrebbe trasformare in un moderno centro commerciale. È qui che Michele, sedici anni, viene sorpreso a scrivere una grossa O con una A all’interno su un muro dell’edificio da Alfiero, un condomino con gli occhiali alla Pertini.

“L’inizio è insolitamente conradiano – un uomo cade in mare mentre un’onda si abbatte su una scialuppa. Ma subito una parola incrina, o semplicemente dissona, nell’immagine quasi sovratemporale da romanzo d’avventura di mare. È una parola ipercontemporenea: “resilienza”. Utile a leggere l’intero romanzo come una meditazione narrativa sul tema, o meglio ancora: un racconto lungo in cui lampeggia quel lemma come la chiave di un enigma.” (dalla prefazione di Paolo Di Paolo).

L’AUTORE

Dario Pontuale

Dario Pontuale (Roma, 1978) è scrittore, critico letterario, autore dei romanzi La biblioteca delle idee morte (2007), L’irreversibilità dell’uovo sodo (2009) e Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno (2012) per Bordeaux Edizioni; della biografia critica Il baule di Conrad (Nutrimenti, 2015), della guida La Roma di Pasolini (Nova Delphi, 2017) e delle raccolte di saggi Ciak si legge (Ianieri edizioni, 2017) e Una tranquilla repubblica libresca (Ensemble, 2017).

Ha curato edizioni di Flaubert, Maupassant, Zola, Musil, Stevenson, Conrad, Svevo, Salgari, Tolstoj, Puskin, Cechov.

LA CASA EDITRICE

CartaCanta

è una casa editrice indipendente. E fin qui, niente che vada oltre il nome comune di cosa. Perché a fare la differenza tra chi siamo noi e chi sono gli altri, a segnare il confine tra le nostre opere e quelle che invece stanno a pennello nel catalogo di qualcun altro sono gli aggettivi qualificativi, le parole che chiariscono quali sono i libri di CartaCanta e quali no.

Noi siamo curiosi e anche un po’ sopra le righe, ottimisti al punto da pubblicare libri di autori sconosciuti e vintage quanto basta per ridare vita a opere dimenticate; esterofili per guardare con grande interesse a quello che si scrive e si legge oltre i nostri confini, intraprendenti al punto giusto per apprezzare il coraggio di chi non si lascia influenzare dalle mode e dagli stili e indiscreti fino a ficcare il naso nelle vite degli altri soprattutto quando sono ben scritte e ben raccontate. Siamo visionari e amiamo quelle scritture che arrivano come una ventata di aria fresca, appassionati tanto da credere nel valore inestimabile delle parole che diventano versi ed entusiasti verso opere che senza di quelle il mondo intero parrebbe senza senso.

Siamo anche resistenti al romanzo di genere, avversi ai libri che quando li apri sai già come finiscono e agli sguardi opachi di chi rimane in superficie, perennemente arrabbiati con chi pensa che scrivere e leggere siano cose di poco conto.

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