LIBRI E TULIPANI 2024

EDITORIALE

Di Silvia Di Tosti

Questa 3° edizione di Libri e tulipani, nasce un po’ per inerzia, un po’ per urgenza e necessità. L’inerzia è comprensibile, l’urgenza meno, la necessità è un fatto privato.

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Nasce senza un tema preciso, confidando nell’istinto che, di solito, ci indica la strada. Comincia a farsi realtà concreta e di senso dopo una camminata in montagna bellissima, di cui a distanza di giorni percepisco ancora l’emozione, e la meraviglia. Mentre si cammina spesso ci si domanda, perché? E la risposta è proprio in quello che verrà dopo, quando la fatica sarà finita, e orgogliosamente la si vorrà raccontare. Succede questo ora a chi scrive, con un po’ di ritardo, questo editoriale.

Nella selezione di questa terza edizione i libri a ben vedere hanno un filo conduttore: le storie, tutte, raccontano un DOLORE, al centro della proposta letteraria, la poesia della silloge Da luoghi profani di Elisabetta Destasio Vettori ne esalta l’essenza artistica e l’elaborazione necessaria. Non era previsto, ma se è vero che la letteratura è uno specchio, questo tempo così tormentato non poteva essere narrato diversamente. Da Cronache da Dinterbild di Peppe Millanta, dove la fantasia della storia si fonde con la dolorosa realtà di attimi di felicità perduti, di coincidenze misteriose, passando per Paquito e la Yuma di Marco Rinaldi, nella Cuba di fine anni ’90 con il suo fascino indiscusso, ma dal vissuto tribolato e abbandonato nel dimenticatoio. Si continua con Mia madre aveva una cinquecento gialla di Enrica Ferrara, esordio brillante e colorato, e con Io sono Hotel Garibaldi di Marco Proietti Mancini. In questi due ultimi testi, il mondo dell’infanzia viene travolto dagli eventi e dalla Storia, più o meno recente, in entrambi la cornice è Napoli, un passaggio di testimone simbolico e storico dalla Stazione Centrale al Molo Beverello. Tutti raccontano di perdite e abbandoni, di destini incrociati, di bambini e bambine, del loro crescere nel mondo, un mondo complicato che poco ha a che vedere con il loro tempo.

Sullo sfondo ancora la Grande Storia del ‘900 italiano e internazionale, e proprio per questo a chiudere questo percorso sarà Il Meeting di Lidia Popolano, assoluta novità, una storia travolgente ambientata negli anni trenta, attualissima e visionaria, che offre lo spunto per disquisizioni filosofiche sull’essere e il tempo, sulle invenzioni avveniristiche, ma anche un’avventura, un tesissimo thriller sull’onda dei grandi successi cinematografici come Oppenheimer o La Zona d’interesse, scritto da un’intellettuale di razza, l’apostrofo non è un errore.

La rassegna letteraria Libri e tulipani a cura della associazione culturale Librinfestival ci accompagnerà fino a giugno, così come il tema che l’attraverserà

“Dare un senso al dolore”.

Buon proseguimento, lettorə.

 

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