#Librinfestival II edizione “La trama dell’invisibile”

Monterotondo, venerdì 13 gennaio 2017, #Librinfestival edizione 2016/17 ha presentato il romanzo La trama dell’invisibile. Sulle tracce di Antonio Tabucchi di Maria Cristina Mannocchi, Edizioni Ensemble.

Ha dialogato con l’autrice la giurata del festival Laura Di Tosti, è intervenuto l’editore Matteo Chiavarone.

Laura Di Tosti, Matteo Chiavarone, M.Cristina Mannocchi

Laura Di Tosti, Matteo Chiavarone, M.Cristina Mannocchi

A ospitare ancora una volta #Librinfestival la sala teatro Sala 14, via Bellini 14, Monterotondo.

#Librinfestival, M.Cristina Mannocchi, La trama dell'invisibile, Sala 14

Chi ci segue sa che i giurati della manifestazione si prestano a presentare con impegno e competenza, di volta in volta  uno dei libri in gara. La new entry Chiara Cupini, ha voluto cimentarsi con la recensione del quinto libro in concorso:

La trama dell’invisibile. Sulle tracce di Antonio Tabucchi di Maria Cristina Mannocchi: un libro che sa di viaggio e di letteratura.

di Chiara Cupini

La trama dell'invisibile, di maria Cristina Mannocchi

 

LA TRAMA DELL’INVISIBILE

sulle tracce di Antonio Tabucchi
Editore: Ensemble
Collana: Échos
Anno edizione: 2016
Pagine: 196 p. , Brossura

EAN: 9788868811068

 

Se c’è un testo che riesce a non inserirsi in una specifica categoria letteraria, quello è La Trama dell’invisibile di Maria Cristina Mannocchi.

#Librinfestival, La trama dell'invisibile, M.Cristina Mannocchi

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“Ma è un romanzo?” chiedono alla presentazione del suo libro, in gara per #Librinfestival, a Monterotondo. “Non proprio” risponde l’autrice. “È un diario di viaggio?” Forse.
Di sicuro, uscendo dall’incastro forzato in un unico genere letterario, il libro della Mannocchi risulta un interessante romanzo vissuto, come lei stessa lo ha definito, che ha come sfondo il tentativo, riuscito benissimo, di andare sulle tracce dello scrittore Antonio Tabucchi, il quale risulta allo stesso tempo personaggio e protagonista per tutta la trama del libro. Attraverso l’indiscutibile capacità narrativa dell’autrice, professoressa di materie letterarie a Roma, la classe di un liceo ripercorre i luoghi cari a Tabucchi, in una gita a Lisbona, dove l’autrice ci farà assistere a una lezione di vita e di arte tenuta dallo scrittore, nella sala conferenze dell’albergo portoghese dove alloggiano gli alunni del Liceo Pasteur. Sempre sulle sue orme, l’autrice ripercorre il pensiero, oggi attuale più che mai, del rapporto della comunità Rom con i suoi vicini di territorio. In Toscana, come nel resto dell’Italia, Tabucchi anticipò quello che sarebbe stato uno dei grandi problemi sull’integrazione e la mediazione culturale, rispondendo con l’accoglienza, la comprensione e lo studio delle storie di vita.
La Mannocchi è riuscita in una rara impresa, accennata nel suo libro dalla voce di un’altra protagonista indimenticabile, Elisa. “Lei Prof, ha fatto un po’ di letteratura del ricordo”. Elisa lo dice alla sua professoressa nel capitolo che parla di lei, ma è una definizione che si adatta bene alla trama di questo libro.

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L’autrice, attraverso ricordi, ricostruzioni, pensieri personali, dialoghi estemporanei con l’editore, cambi di tempo repentini e talvolta fluttuanti, riesce a giocare con la narrazione e il tempo. Riesce a essere nel suo casolare in Umbria e allo stesso tempo a Firenze, alle Piagge, da Don Alessandro Santoro, sacerdote e amico di Tabucchi, per farsi raccontare di lui. Riesce a portare il lettore avanti e indietro nel tempo, insieme a lei e a Tabucchi, che resta personaggio per eccellenza del suo libro e un evidente omaggio a questo scrittore così profondo e intuitivo.

 

L’autrice Maria Cristina Mannocchi
Nata a Roma, città in cui vive e lavora, insegna materie letterarie in un Liceo Scientifico. Studiosa e scrittrice raffinata, ha pubblicato, tra le altre cose,  Tempeste e approdi. La letteratura del naufragio come ricerca di salvezza (Ensemble) saggio che ha ricevuto numerosi apprezzamenti dalla critica e dal pubblico.

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