Evento di chiusura IV edizione #Librinfestival

Monterotondo, sabato 15 giugno 2019 alle ore 18,30, presso la scuola di teatro CANTINE TEATRALI, via G. Mameli 40, il festival letterario #Librinfestival chiude la sua 4°edizione con il libro fuori concorso Vicolo dell’immaginario di Simona Baldelli, Sellerio editore.

Reading e accompagnamento musicale a cura dell’autrice con interventi di Marco Rinaldi, scrittore e musicista e Barbara Chiappa, giurata #Librinfestival

Sarà l’occasione per ringraziare tutti quelli che in qualche modo e a qualsiasi titolo hanno partecipato a questa entusiasmante edizione. I luoghi, i lettori, gli autori, gli editori, i giornalisti, gli amici e le amiche.

ANTEPRIMA DEL LIBRO

Simona Baldelli, Sellerio, #Librinfestival, Vicolo dell'immaginario

IL LIBRO

Un romanzo commovente che reinventa, con una scrittura formidabile, le atmosfere del realismo magico e degli anni Settanta: gli anni in cui sembrava che tutto stesse per cambiare per sempre.

Clelia è una ragazza di poco più di vent’anni, vive in un paesino della Bassa, in provincia di Reggio Emilia e lavora in una fabbrica di giostre. In questo modo sostiene la famiglia, una madre vedova, incattivita col mondo, che non perde occasione per incolparla di tutto, e la sorella Marisa, affetta da poliomielite. La giovane ha però una vita laterale, un punto di osservazione tutto suo dal quale si immerge nei sentimenti, nelle opportunità, nei grandi cambiamenti che avvengono alla fine degli anni ’50, e poi le prime rivendicazioni sociali degli anni ’60 col presagio di un periodo più buio e conflittuale. Un amore perduto la porterà ad abbandonare l’Italia, a voltare pagina e a inventarsi una nuova vita, diventando Amalia.
Amalia giunge a Lisbona all’inizio degli anni ’70 cercando di capire il perché di una piccola e nitida ombra nera che l’accompagna da qualche tempo. Per sopravvivere si prende cura di una signora anziana, Francisca Josefa, ammalata d’amore, che attende l’arrivo della nebbia che sale dal fiume Tago accompagnando il ritorno di Sebastiano I, il re condottiero scomparso in battaglia alla fine del XVI secolo.
Nei ritagli di tempo Amalia cuce abiti e alla sera lavora nella trattoria di Tia Marga, nel Beco do Imaginário, il vicolo dell’immaginario, che l’accoglie nella sua particolare comunità. Lì incontra Antonio, un ragazzo che porta sempre un garofano all’occhiello, e i suoi amici, studenti universitari appassionati di letteratura e di politica. Nella trattoria si consuma un’attesa legata alla leggenda delle anime del fiume che si mischiano ai viventi nelle notti in cui la bruma scende a coprire strade e case. Tornano per cenare e discutere, per affrontare rimorsi e rimpianti.
Baldelli reinventa con naturalezza e scrittura formidabili le atmosfere del realismo magico, racconta lo scontro tra la paura e la passione, tra i desideri e lo smarrimento della fine di un’epoca, e sancisce il primato della fantasia e della letteratura come materia e fondamento di ogni gesto quotidiano. Insieme, con sorprendente realismo, dipinge una città, la sua storia, la sua atmosfera, e la trasforma nella casa solida e concreta di un sogno collettivo.

L’AUTRICE

SIMONA BALDELLI è nata a Pesaro e vive a Roma. Il suo primo romanzo, Evelina e le fate (2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. Il tempo bambino (2014) è stato finalista al Premio Letterario Città di Gubbio. Nel 2016 ha pubblicato La vita a rovescio (Premio Caffè Corretto-Città di Cave 2017), ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735) – una donna che per otto anni vestì abiti da uomo – e nel 2018 L’ultimo spartito di Rossini.

Breve excursus sulla casa editrice SELLERIO

Quello che è diventata la casa editrice Sellerio era in un certo modo già presente nel carattere di chi l’ha ispirata come impresa culturale e fondata come impresa economica. Il centro guardato dalla periferia, per scoprire che la periferia è il centro.

La casa editrice Sellerio nasce nel 1969, con un piccolo investimento da parte di Elvira ed Enzo Sellerio, celebre fotografo, sulla base di una idea nata parlando assieme a Leonardo Sciascia e Antonino Buttitta, l’antropologo. I quattro sono amici e sono protagonisti della vita culturale palermitana. Palermo negli anni Sessanta è una strana città. Da mille anni una delle capitali dell’Occidente, da mille anni alla periferia dell’Occidente. Crocevia e crogiuolo di tutti gli elementi fondamentali assorbiti dalla cultura occidentale. Ne è legata e distaccata insieme. In ogni sua stagione di fervore culturale (e gli anni Sessanta sono anni di fervore) produce un tipo di intellettuale, egocentrico e presuntuoso quando è un piccolo intellettuale; originale e creativo quando è un grande intellettuale. È un intellettuale segnato da un particolare movimento dialettico: dal suo cantuccio guarda il centro del mondo. Osserva quanto fragili e piene di eccezioni sono sempre diventate in Sicilia le mode e le verità altrove proclamate di volta in volta infallibili e assolute. Considera tutto questo dapprima con risentimento per esserne escluso, con sufficienza, con desiderio; poi scopre che il suo cantuccio è il mondo. Così, fin dall’inizio Sellerio è una casa editrice periferica e interessata alle periferie. Ma è questo essere una specie di provincia dell’anima che le consente di esprimere una generalità. Di non essere una nicchia, ma un soggetto. Perché il soggetto è inevitabilmente un punto di vista, cioè una provincia che si fa centro.

SCUOLA DI TEATRO CANTINE TEATRALI

Cantine Teatrali, MonterotondoLa Scuola si rivolge a tutti gli appassionati di teatro che vogliono acquisire specifiche capacità tecniche relative all’arte del palcoscenico e anche ai soli curiosi che abbiano voglia di sperimentarsi e mettersi in gioco attraverso il linguaggio, il gioco e l’espressione teatrale.
Scopo principale della Scuola di Teatro è quello di sviluppare una sensibilità creativa; attraverso il training, sia fisico che vocale, l’improvvisazione, lo studio della dizione e degli elementi che costituiscono il testo teatrale e la recitazione.
Ci sarà inoltre uno spazio dedicato alla recitazione cinematografica, con uso di apparecchiature professionali e l’intervento di professionisti del settore.
Durante il percorso formativo, per quel che concerne la materia “recitazione”, si affronteranno improvvisazioni e testi teatrali; il tutto scelto dai docenti in base alle esigenze specifiche dei partecipanti.

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